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Nooo anche la pasta del pane si stressa!!!

Mie care ho iniziato a frequentare un corso in due lezioni di Pane, Pizza e...della Scuola Peccati di Gola, Castelfranco Veneto 
Una vera rivelazione!
Io non sono molto brava con gli impasti, ma come in tutte le cose in cui non riesco bene non è che rinunci... semplicemente le imparo! Una regola semplice no?!
Così dopo più di un anno in cui non partecipavo a dei corsi di cucina ecco che Dani mi propone questo corso e vengo catapultata in un fantastico mondo di farine, lieviti, impasti...
Durante la prima lezione ho appreso tanti segreti a me oscuri, ma magari voi che siete più brave di me ed impastate tutto il giorno pani, focacce e dolci già le sapete, ma per chi si affaccia a questo fantastico mondo per la prima volta eccovi alcune nozioni che io non sapevo e che mi hanno fatto sgranare gli occhi e capire il perchè le mie pizze venivano una ciofeca (ciofeca = una schifezza!):

1) Aggiungere al lievito di birra sciolto in poca acqua un cucchiaino di malto (che io ho trovato solo al negozio biologico e che fra l'altro è un ottimo sostituto allo zucchero come dolcificante) e lasciarlo riposare coperto da un canovaccio per circa 10 minuti fino a che non forma una schiumetta
2) Per 500 gr di farina usare 25 gr di lievito di birra e fate levitare per un massimo di 1 ora 1/2 2 ore dipende dalla temperatrura dell'ambiente (ecco io facevo lievitare l'impasto troppo a lungo) invece la lievitazione è in rapporto alla q. di farina e di lievito e 25 gr sono molti su 500 gr di farina che sono le q. più usate per le pizze fatte in casa
3) Ogni volta che lavorate un impasto lievitato poi lo dovete di nuovo lasciare a riposo per almeno 20 minuti sempre coperto da un canovaccio
4) Ma la cosa che mi ha colpito più di tutti è che se l'impasto viene lavorato troppo dopo la lievitazione si STRESSA ovvero l'impasto non andrebbe quasi mai lavorato con il mattarello (ed io invece che ci andavo giù anche pesantemente) ma invece andrebbe usata solo la pressione dei polpastrelli, infatti il mattarello elimina gas formatisi durante la lievitazione. Quindi per vedere se l'impasto è fatto bene, dovrete riuscire a distribuirlo sulla vostra teglia solo con l'aiuto delle mani senza STRESSARLO
Insomma non solo noi siamo stressati, ma anche l'impasto lo è!
5) E poi ultima chicca: si può mettere l'impasto da lievitare dentro la lavastoviglie quando ha finito il ciclo, il vapore aiuta la lievitazione...che sciocca ed io che ero rimasta al canovaccio sopra la ciotola! :)

Insomma a parte gli scherzi quello dei lievitati è davvero un mondo a parte, si tratta di una vera e propria arte, fatta di esperienza e pazienza, di conoscenze tecniche e alchimie, l'impasto va coccolato e amato e ha bisogno di tempo e di cure...se no si stressa anche lui come noi!

Vi lascio alcune foto del corso







E visto che la regola generale vuole che per fare bene gli impasti bisogna esercitarsi e perchè no avere anche un buon robot da cucina ecco che da alunna secchiona (che fra l'altro non sono mai stata)
ho acquistato in super offerta un robot da cucina con planetaria e messo in pratica la ricetta del Pane Arabo, con il quale ho preparato una PIZZA GENOVESE
Come direbbe il mio amore tirchietto: "ma quanto ci è costata questa pizza??!!" :)

Ingredienti Per il  Pane di tipo Arabo:

500 gr di farina 0
25 gr di lievtio di birra
un pizzico di sale
300 ml di acqua (la quantità è in proporzione all'umidità della farina)

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida.
Mettere nella planetaria (adesso che anche io ho il robot da cucina faccio la figa!!) la farina, il lievito di birra sciolto e aggiungere poco alla volta l'acqua fino a che il composto non si stacca facilmente dal gancio e la planetaria rimane pulita senza impasti attaccati. Quasi alla fine mettere un pizzico di sale.
Dopo di che lavorare a mano  per circa 8 minuti l'impasto fino a renderlo liscio, vellutato e caldo.
Metterlo a lievitare per circa 1 ora 1/2 - 2 ore in un contenitore ermetico se non l'avete io l'ho messo in una ciotola capiente coperta da un canovaccio e all'interno di un sacchetto di plastica.

Questo tipo di pane può essere usato per fare dei panini arabi magari farciti con olive, alici, pomodori o  delle pitte o la pizza alla genovese che è quella che ho preparato io

PIZZA ALLA GENOVESE (da servire con salumi e formaggi)

Con le mani stendere la pasta lieviata sulla teglia ben oleata e coprire con un canovaccio e lasciare riposare per 20 minuti.
Passato tale tempo bagnare la pasta con un emulsione di acqua e olio extraverigine di oliva (io ho usato quello Umbro) e pressate con i polpastrelli delle dita formando dei buchi che sono tipici della pizza genovese. Cospargete con abbondante sale grosso e lasciare di nuovo riposare coperta con un canovaccio per altri 20 minuti.
Infine infornate per 15/20 minuti a forno caldo statico  a 180°-220°
La mia è risultata croccante e dorata, ottima sia calda che tiepida da farcire con salumi, formaggi.

Ecco la mia pizza!


Romy Chef's Blog
E domani la seconda lezione del corso!!!
Buona giornata